Qualche giorno fa girava il classico meme da web dedicato a Greta Thumberg che, ironicamente, si lamentava delle scarse attenzioni all’ambiente da parte dei media e di tutti, a causa del CoronaVirus;non sono passati nemmeno alcuni giorni che un’azienda canadese petrolifera ha pensato bene di dare attenzioni all’attivista dedita alla sostenibilità e alla salvaguardia del pianeta, facendo realizzare un adesivo da distribuire ai suoi operai e che rappresentano Greta Thumberg ripresa dal dietro mentre un uomo la stupra tenendola per le trecce e riportando il nome della ragazza sulla schiena nuda.
Ora: già solamente leggere che un’azienda, prima ancora di pensare alla motivazione, abbia potuto veicolare su un adesivo un’immagine simile provoca una reazione di nausea e sdegno, come minimo, Una reazione di rabbia che non può essere taciuta, vista la naturalezza con cui l’azione (quella di realizzare degli adesivi da distribuire a degli uomini adulti), ha fatto seguito a un pensiero da trogloditi.
La cosa più inquietante, però, è che il direttore generale dell’azienda, la XSite, si sia dichiarato estraneo alla faccenda, anche se i giornali riportano le dichiarazioni di una donna che lavora nel settore delle estrazioni petrolifere, la quale, aveva sollevato la questione e, lui, pare , avesse risposto: ” Greta non è una bambina, ha 17 anni”. Un dipendente, in seguito, ha riferito che l’adesivo è stato distribuito “solo” internamente come materiale promozionale da attaccare all’elmetto dei lavoratori.
Greta Thumberg ha, con grande intelligenza e classe, twittato: “Sono disperati, significa che stiamo vincendo”. ( A cura di GaiaZoe*)
(*Gaiazoe.life il primo vero blog sul lifestyle sostenibile)